Pur capendo le motivazioni dei comitati che non vogliono pagare il debito, la battaglia che viene fatta è sbagliata.
A costo di essere noiosi, bisogna partire da un problema di cifre, e quelle riportate dal manifesto sono sbagliate, sia per quanto riguarda la tav, sia per quanto riguarda l'acquisto degli F 35. Il concetto di fondo non cambia, ma la precisione è importante in questi casi, anzi, fondamentale.
Ma esiste un problema di fondo che và oltre i freddi numeri. Il debito nella pancia delle banche italiane è in realtà detenuto dalle famiglie, che perderebbero tutto con la cancellazione del debito. Ed anche mettere le banche in condizione di fallire porterebbe semplicemente ad una perdita di denaro per le famiglie. Dopodichè andrebbe pure capito perchè il debito detenuto dalle banche non deve essere pagato. Se il sistema finanziario ha prestato soldi allo stato per costruire strade ed ospedali, e non certo solo per la TAV, non si vede perchè questo debito non vada onorato.
Il problema è completamente diverso ed è posto in maniera sbagliata. Il debito si paga, il punto è chi lo paga! Non devono pagarlo, con aumenti di tasse ed innlzamento dell'età pensionabile i lavoratori che hanno visto il loro reddito ridotto negli ultimi decenni (ben prima del 2000 per altro). Non devono pagarlo gli studenti con la precarietà ed i tagli alla scuola. Andrebbe pagato, invece, con una bella tassa patrimoniale tale da ridurre sia il montante che gli interessi, liberando risorse con cui ridurre il cuneo fiscale e diminuendo pure le tasse sui profitti re-investiti che servirebbero a rilanciare investimenti ed occupazione e inzierebbero un circolo virtuoso di crescita. Ed il debito si può pagare con una politica monetaria diversa, con un tasso di interesse reale molto basso, che eviterebbe capital gains troppo alti per le banche pagati con le tasse dei cittadini, e con tassi di inflazione più alti di quelli attuali, tali da ridurre il valore reale del debito.
Una alternativa c'è sempre, mentre non pagare il debito ci riddurrebbe semplicemente sul lastrico. Invece di campagne irrealistiche sarebbe meglio concentrarsi su ciò che è veramente fattibile.
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A costo di essere noiosi, bisogna partire da un problema di cifre, e quelle riportate dal manifesto sono sbagliate, sia per quanto riguarda la tav, sia per quanto riguarda l'acquisto degli F 35. Il concetto di fondo non cambia, ma la precisione è importante in questi casi, anzi, fondamentale.
Ma esiste un problema di fondo che và oltre i freddi numeri. Il debito nella pancia delle banche italiane è in realtà detenuto dalle famiglie, che perderebbero tutto con la cancellazione del debito. Ed anche mettere le banche in condizione di fallire porterebbe semplicemente ad una perdita di denaro per le famiglie. Dopodichè andrebbe pure capito perchè il debito detenuto dalle banche non deve essere pagato. Se il sistema finanziario ha prestato soldi allo stato per costruire strade ed ospedali, e non certo solo per la TAV, non si vede perchè questo debito non vada onorato.
Il problema è completamente diverso ed è posto in maniera sbagliata. Il debito si paga, il punto è chi lo paga! Non devono pagarlo, con aumenti di tasse ed innlzamento dell'età pensionabile i lavoratori che hanno visto il loro reddito ridotto negli ultimi decenni (ben prima del 2000 per altro). Non devono pagarlo gli studenti con la precarietà ed i tagli alla scuola. Andrebbe pagato, invece, con una bella tassa patrimoniale tale da ridurre sia il montante che gli interessi, liberando risorse con cui ridurre il cuneo fiscale e diminuendo pure le tasse sui profitti re-investiti che servirebbero a rilanciare investimenti ed occupazione e inzierebbero un circolo virtuoso di crescita. Ed il debito si può pagare con una politica monetaria diversa, con un tasso di interesse reale molto basso, che eviterebbe capital gains troppo alti per le banche pagati con le tasse dei cittadini, e con tassi di inflazione più alti di quelli attuali, tali da ridurre il valore reale del debito.
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