martedì 8 maggio 2012

Lezioni di politica dalla Francia-2: basta liberismo, più coraggio

Se la Grecia dovrebbe insegnare qualcosa alla sinistra radicale italiana, la vittoria di Hollande dovrebbe dire qualcosa alla sinistra tutta. Il PD ha festeggiato la vittoria del candidato socialista ma si stenta al momento a vedere le somiglianze tra i due partiti ed i due programmi.
Hollande non è un rivoluzionario, questo è chiaro. Ed è pure possibile, anche se speriamo di no, che la sua politica sia diversa dalle sue promesse in campagna elettorale. Però Hollande ha conquistato l'Eliseo, come già Mitterand nel 1981, con un programma fortemente caratterizzato a sinistra. Le riforme, per la prima volta in 30 anni, ritornano al loro significato originale, migliorare le condizioni di vita della gente e non favorire il mercato. E' un cambiamento di paradigma notevole, che in Francia viene declinato con l'abbassamento dell'età pensionabile, tasse più alte per i ricchi e netta opposizione al fiscal compact, con un rinnovato spazio per la spesa pubblica. Un programma che in Italia verrebbe definito populista se non addirittura avventuriero, ma che ben rispecchia la volontà del popolo francese, che ha votato compatto contrario all'austerity già al primo turno.
In Italia invece il PD ha appena approvato una riforma delle pensioni che ha innalzato l'età pensionabile oltre il livello che Hollande vuole ridurre! E si sta apprestando a liberalizzare il mercato del lavoro nella direzione richiesta dai mercati e dalla BCE. Non solo, ha appena modificato la Costituzione per obbligare tutti i futuri governi al pareggio di bilancio. Sostiene un governo tecnico voluto dalle tecnocrazie europee e rigetta senza se e senza ma la possibilità del voto anticipato. Insomma, il PD al momento ha adottato il modello PASOK, sacrifici a dispetto di tutto e di tutti, che è stato letteralmente spazzato via in Grecia.
E che in Italia non gode di salute tanto migliore. I partiti della coalizione governativa hanno pagato tantissimo in termini elettorali in questa tornata amministrativa. Non si illuda il PD. Certo vincerà la stragrande maggioranza dei sindaci, ma questo è dovuto fondamentalmente all'implosione del PDL e alla neanche tanto prematura morte del Terzo Polo. Appare chiaro che una larga fetta di italiani ha votato contro questo governo, contro questa politica. Ed in maniera sempre più radicale, con l'IDV ferma e l'effetto Vendola ormai sparito per lasciare spazio a Grillo ed al M5S.
Molti italiani sembrano aver capito quello che i politici nei palazzi non riescono a comprendere: la crisi la si sconfigge voltando pagina, non riproponendo formule vecchie e fallimentari. 


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