venerdì 26 agosto 2011

Pensiero del giorno
(sul Cile, 38 anni dopo)
Di SimoneRossi

Mentre in Europa e negli USA la mannaia delle politiche neoliberali, camuffate da necessarie misure di austerità, si appresta a cadere sui lavoratori e sui cittadini, il Cile vede una serie di proteste e di scioperi per una società più equa, che significa innanzitutto educazione universale pubblica (di qualità) ma anche diritti sindacali e partecipazione popolare alla gestione della Cosa Pubblica.

A 38 anni dal golpe sostenuto dagli USA che portò al potere Pinochet, che tanto piaceva a "statisti" come R Reagan e M Thatcher (non scordiamo l'ecaurestia ricevuta da Giovanni Paolo II in persona), il Paese che fu la prima cavia delle politiche neoliberiste (privatizzazioni di beni e servizi comuni, riduzione dei diritti dei lavoratori, finanziarizzazione) dice basta.

Occorreranno a noi 38 anni prima di mostrare il dito medio a chi ci governa e di chiedere giustizia sociale, equità, diritti universali?Qualcuno di voi ritiene queste cose non sufficientemente moderne; forse bisognerebbe chiedere ai nostri bisnonni, se sono ancora vivi, o ai sud-americani come si viveva o si vive prima che il welfare state fosse messo in piedi. O leggersi Dickens che descrisse bene la società europea a venire.