Edda dal palco di TUTTINPIEDI
ci ha ricordato che tutto cambia e Teresa De Sio l’ha ribadito con la sua
straordinaria voce.
Sono rimasta incollata a RAI
NEWS ieri sera, non potevo perdermi quello spettacolo meraviglioso offerto
dalla FIOM e dal mondo del lavoro e della cultura.
Per tanto tempo forse ci siamo
sentiti soli, isolati quasi abbandonati. Eppure eravamo in tanti ma forse non
ancora sufficienti per risvegliare una speranza per questo nostro paese.
Ci siamo sentiti orfani dei
partiti e di una classe politica dirigente capace di interpretare le nostre
aspettative, le nostre esigenze, le nostre volonta’ di cittadini e cittadine.
Molti di noi guardavano e collaboravano con quella parte della societa’ che si
organizzava per far sentire la propria voce, per lanciare proposte, per
difendere i nostri diritti di lavoratori, di studenti, di cittadini. I partiti
ci avevano dimenticati, troppo occupati a pensare come salvarsi la “cadrega”
(la sedia). Quante volte abbiamo ripetuto che erano autorefrenziali perche’ non
rappresentavano la societa’ che “pretendevano” di rappresentare.
Le vittorie alle amministrative
e ai referendum ci hanno restituito il sorriso e ora quando ci contiamo
scopriamo che cresciamo.
Certo e’ importante non abbassare
la guardia perche’ sarebbe un errore ma continuare a fare la nostra parte nelle
nostre citta’, nei paesi dove viviamo e lavoriamo e’ piu’ semplice quando si
vede la luce in fondo al tunnel.
In Inghilterra, dove vivo, i
miei colleghi inglesi erano increduli per questo vento di aria fresca che
soffia in Italia. Ci avevano dati per spacciati, ci consideravano un popolo
straordinario per la nostra arte ma patetico per la nostra capacita’ di
consentire al sultano di spadroneggiare. E’ stata una vera e propria gioia
poter dire loro che un’Italia libera e pensante c’e’, c’e’ sempre stata e
attraverso la costanza, la voglia di cambiare la societa’ ha lottato e
resistito anche quando veniva voglia di gettare la spugna.
TODO CAMBIA ma puo’ succedere
solo se saremo uniti come lo siamo stati in questi ultimi mesi.
La FIOM in questo cammino di
cambiamento ha giocato un ruolo importantissimo. Ha saputo unire tutti gli
“idignati” italiani, dai precari, agli studenti, dagli insegnanti agli artisti.
Tutti insieme con gli operai che a Mirafiori e Pomigliano ci hanno dato una
lezione di lotta per la difesa dei propri diritti e del proprio sindacato.
Ieri una parte dell’Italia
migliore era rappresentata a Bologna alla festa dei 110 anni della FIOM.
Persino Benigni ha sentito di non poter mancare.
E’ bello non sentirsi soli, e’
bello vedere un risveglio, e’ bello pensare che in fondo il sacrificio
quotidiano di ciascuno di noi all’interno delle nostre associazioni, dei nostri
comitati per la difesa di questo o quel diritto, di semplice cittadino che ha
deciso che Resistenza sia una parola d’ordine, sia un sacrificio che paga
quando la cittadinanza risponde come ha saputo fare sui referendum, quando ha
il coraggio di eleggere un De Magistris a Napoli gridando la voglia di legalita’.
TODO CAMBIA se sapremo oggi
ancora resistere per domani ricostruire.
Carla