Io Scelgo
Questo qui non e' il titolo di un film.
In questi giorni mi sono imbattuta in una varietà' di punti di vista sul perché occorra votare alle primarie. Chi ritiene moralmente necessario prendere parte e chi, stufo e deluso di dovere scegliere tra due (o più) candidati il 'meno peggio', invece si astiene.
E non che si voglia elevare a tanto il livello del dibattito interno alle primarie del PD, o dei candidati stessi, ma il tema della possibilità di scelta o del dilemma e' uno dei più cari all'essere umano. Dall'antico testamento a Kierkegaard o Sartre, dal dilemma del prigioniero al paradosso di Monty Hall, si e' da sempre tentato di trovare una risposta giustificandola su basi scientifiche od etiche, se l'uomo sia effettivamente libero scegliere seppur nei limiti del finito. E sul piano politico come la mancata partecipazione sia negativamente una scelta che ha effetto sull'intera societa'.
Purtroppo, o per fortuna, mi astengo dal fornirvi una soluzione, qualora anche voi vi troviate ad affrontare un dilemma, ma vi lascio con tre frammenti di film molto diversi fra loro.
Il primo e tratto 'Jules et Jim' di F.Truffaut del 1962 che affronta anche il tema dell'indecisione o della mancata facoltà di prenderne una.
Il secondo da 'Into the wild' di S. Penn del 2007, con i costi e benefici della scelta di non-partecipazione.
Il terzo e' l'eloquente sproloquio di Pasquale Ametrano, personaggio che misura le parole, da 'Bianco, Rosso e Verdone' del 1981.
Buon voto, e non, a tutti!
Jules et Jim , François Truffaut, 1962
(Hai voluto inventare l'amore solo con l'egoismo)
Into the wild
Best Unsaid
Bianco,Rosso e Verdone
(Lo sfogo di Pasquale Ametrano)
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