La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro
e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie
possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che
concorra al progresso materiale e spirituale della società.
(Art. 4 della Costituzione della Repubblica italiana)
Quando la cronaca politica ed economica schiaccia i cittadini tra tecnocrazia e populismo, bisogna
ritornare alla consapevolezza della democrazia. Ma se la democrazia non esiste più o è sottratta
proprio dalle istituzioni che dovrebbero garantirla, uno da solo se la può riprendere? Come
il “coraggio” di manzoniana memoria, uno da solo se lo può dare? A questo proposito, a qualche
giorno dalla Festa della Liberazione e in coincidenza con un altro anniversario fondamentale,
la morte, 75 anni fa, di Antonio Gramsci, mi piace segnalare questo libro che racconta la storia
dello “sciopero alla rovescia” di Danilo Dolci a Partinico nel 1956:
Danilo Dolci, Processo all’articolo 4, Sellerio, Palermo 2011
http://www.sellerio.it/it/catalogo/Processo-Articolo/Dolci/4819
Un pezzo di storia del nostro Paese per riflettere sui concetti “concreti” di libertà, democrazia,
diritti, una storia raccontata attraverso i documenti, dagli antefatti al dibattito processuale, inclusa
l’udienza con le numerose testimonianze (tra cui quelle di Bobbio, Vittorini, Levi). Processo
all’articolo 4 fa comprendere appieno “quanto fosse tribolata la strada per affermare la democrazia
repubblicana in Italia”.
Vi invito anche a leggere l’arringa di Piero Calamandrei (contenuta nel libro), testimonianza di
un engagement diretto, che aiuta a domandarci “dove saremmo oggi, senza ribellioni e ribelli” in
difesa della Costituzione e del lavoro, contro ogni forma di imposizione e autoritarismo. Perché
la resistenza non è mai fine a se stessa o “a tavolino” e, di più, proprio quando la resistenza è un
rischio è quello il momento di fare resistenza.
Con una retorica altisonante e legata alle condizioni storiche in cui è stata scritta, nonché ricca
di riferimenti letterari (la legge come interprete dell’uomo), l’arringa di Calamandrei è un
grandissimo discorso sul quarto articolo della Costituzione:
http://www.danilodolci.toscana.it/calamandrei.htm
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