Finalmente è finita, ed era proprio ora. Pare che Monti, rassegnando le dimissioni a Napolitano-Ceaucescu, si sia lasciato scappare: "Missione compiuta, Presidente". Proprio vero. In 12 mesi hanno distrutto i diritti dei lavoratori e manomesso la Costituzione, avvelenando le acque per tutti i futuri governi. Hanno abbassato lo spread facendo pagare tutto il prezzo a lavoratori, pensionati e consumatori. Hanno messo in ginocchio l'economia italiana, piegando il mondo del lavoro ed i sindacati, umiliando il lavoro, aumentando la disoccupazione e la sperequazione sociale. Ma son tutte cose che abbiamo già detto.
Ora è giunto il momento di cambiare. E cambiare in maniera vera. Non certo col PD che ha sostenuto Monti, non certo con Bersani che sostiene la riforma Fornero. Lo si può fare solo con la nuova lista a sinistra. Una lista che ancora non ha nome e che ha molti limiti, il primo sicuramente dettato dal ritardo con cui ci si è messi al lavoro. Che non ha ancora un programma chiarissimo, che potrebbe aver problemi a scegliere i candidati. Ma che fornisce garanzie a sufficienza: perché saranno gli unici senza dubbio alcuno contro l'austerità. Perchè saranno gli unici a volere uno Stato veramente laico che non butta soldi pubblici per finanziare scuole, ospedali, ma anche negozi e alberghi privati (leggi: confessionali). Perché tra FIAT e FIOM scelgono senza nessun dubbio la seconda. Perchè son contro i segreti di Stato difesi da Napolitanescu e dal PD. Perchè non hanno aiuti dai poteri forti ma anzi li combattono. Perché, soprattutto sai cosa voti e cosa ti trovi dopo - non come altri che voti PD e poi ti becchi Casini al governo. Perchè sono gli unici ad andare risolutamente contro all'agenda Monti.
Son solo gli inizi, con dubbi, e passi falsi: ma la direzione è quella giusta.
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