E' andato abbastanza bene il primo turno delle primarie con una discreta affluenza - anche se in sostanziale calo rispetto alle ultime volte. Ma 3 milioni di persone che votano meritano rispetto ed è comunque un buon segnale che si faccia la fila per votare, per scegliere. Perché la democrazia, dopo tutto, è anche e soprattutto partecipazione. Occorrerebbe ricordarsene anche dopo le primarie, quando si tratterà di fare delle scelte non solo sui leader ma su quello che ci sarà da fare - e si comincerà a dire che i mercati e che l'Europa vogliono altro. Vedremo.
Ma il dato rilevante mi pare altro, e cioè la mancanza di entusiasmo per questo voto alle primarie. Ancora una volta, l'ennesima in questi ultimi 10 anni e rotti, si vota il meno peggio. Renzi di questa idea ne ha fatto una intera bandiera - "io sono quello che vi libererà della nomenklatura che tanti danni ha fatto all'Italia in questi anni". Ma molti dei votanti per Bersani sono su una linea simile - non vogliono Renzi perché non pensano sia di sinistra, o che addirittura sia di destra. E così ci troviamo nella logica del meno peggio: in pochi ti spiegano perchè hanno votato Renzi o Bersani mentre sono in molti a darti una spiegazione al contrario - ho votato x perché non voglio y.
Questo rancore, questa paura dell'altro è però un segnale pessimo per la democrazia. Per anni siamo stati costretti a votare qualsiasi cosa passasse il convento per evitare la vittoria di Berlusconi, da Rutelli alle alleanze con Mastella, e via dicendo. E proprio questo meno peggio ci ha portato al tracollo. E questo non è certo successo solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Purtroppo queste primarie stanno ripercorrendo la stessa via, e non è certo la maniera migliore per iniziare la cosiddetta Terza Repubblica.
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mercoledì 28 novembre 2012
Piove sulla greppia nazionale
Ditelo che siamo spacciati, che ci volete affogare, inquinare, dissestare e cementare in un tutt'uno, da nord a sud passando per il centro.
Non ne faccio una questione personale ma ho famiglia a Massa che in questo momento ha tutta la vita nel fango. Un anno dopo i morti per gli smottamenti il Comune avvisa ieri per telefono di non uscire di casa e di mettere ai piani alti le cose di valore. Convinti che tutti dispongano di piani alti, deve essere un concetto molto interiorizzato ai piani alti, appunto.
Passata da Vicenza stamattina presto, si attende una piena di quasi 6 metri. Sei-metri-sei. Che non sfiora la Dal Molin.
A Padova e provincia guardiamo con agoscia al Bacchiglione e affluenti. E sempre perché non è una questione personale, ho amici che dopo due anni dall'alluvione stanno ancora aspettando i rimborsi della Regione e stanotte hanno aiutato a mettere i sacchi di sabbia sulle sponde dei canali perché possano passare almeno le ambulanze ed i vigili del fuoco.
E sotto 'sta pioggia incessante dobbiamo stare attenti a non prenderci nemmeno un raffreddore perché dopodomani se lo potrà curare solo chi ha i soldi per farlo, cioè chi in questo preciso momento sta all'asciutto, al riparo e ai piani alti.
Un pizzico di Montale, Eugenio.
Piove
non sulla favola bella
di lontane stagioni,
ma sulla cartella esattoriale,
piove sugli ossi di seppia
e sulla greppia nazionale
Cioè, ricordiamoci di pagare la seconda rata dell'IMU anche sulla cuccia del cane che scorre via con la piena del fiume. Poi, se non sappiamo dove andare, saremo al sicuro in chiesa o in una base NATO. Mica poco.
Gli aggiornamenti delle rubriche di Resistenza Internazionale
28 novembre 2012
The City of London
"Ma non è vero che la sanità pubblica non è sostenibile"
Ecco il tormentone che ci perseguiterà per i prossimi anni: la sanità. Monti ha aperto il fuoco, assai poco amico, contro la sanità pubblica con un vecchio classico che i liberali usano sempre quando si tratta di attaccare i servizi pubblici - non sono sostenibili. E per bacco. Deve essere come per le pensioni, insostenibili per 20 anni fino a che non abbiamo deciso di tagliarle - anzi per la verità sono 20 anni che le tagliamo e non basta mai. Ed intanto abbiamo creato un bel po' di fondi privati di pensione, privatizzando di fatto la previdenza...leggi tutto il post
Serenissima
"L'età dell'innocenza"
L'inverno scorso ci avevo pure messo la faccia insieme a molti amici e compagni su Resistenza Internazionale. Ce l'avrei messa anche per la libertà di stampa della Padania, se la libertà è davvero uguale per tutti. Ma l'impegno per sostenere Il Manifesto (no, il link non ve lo metto), mantenerlo vivo, andava oltre gli ideali e coinvolgeva il cuore...leggi tutto il post
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