mercoledì 11 aprile 2012

Valsusa ovunque
Di Monica Bedana

Condivido questo appello del Comitato Valleagno No Dal Molin, poche righe sul diritto dei cittadini a sapere la verità e a chiedere giustizia su una delle devastazioni del territorio più vergognose tra le tante a cui assistiamo continuamente nel nostro Paese.
Quindi oggi, un occhio sotto la Procura di Vicenza, uno in Val di Susa ed il cuore, sempre, con tutti loro.
Monica

Purtroppo non eravamo falsi e mistificatori, come sosteneva il commissario governativo Paolo Costa, quando dicevamo che la nuova base Usa al Dal Molin avrebbe prodotto danni incalcolabili. Oggi, quelle facili previsioni trovano riscontro nella realtà: il sistema di drenaggio sapientemente costruito alla fine degli anni Venti è distrutto e le analisi delle acque gettano un’ombra sui possibili danni subiti dalla falda acquifera a causa del cantiere statunitense.


Alcune sostanze chimiche, infatti, potrebbero aver attraversato più strati di falda, mettendo in luce la possibile rottura di quel prezioso reticolo di stratificazioni rappresentato dal terreno che ospita la nostra risorsa comune più importante, l’acqua. Se questi sospetti fossero confermati, si tratterebbe di danni che nessuna compensazione monetaria potrebbe risarcire.


In questi mesi, però, abbiamo assistito al silenzio della Procura che, davanti ai tanti esposti dei cittadini vicentini, non ha mai verificato la situazione; d’altra parte, però, quella stessa Procura ha profuso ogni energia possibile per perseguire i vicentini che si sono opposti alla devastazione del proprio territorio, con decine di persone imputate in una pluralità di processi.


Ora che i danni provocati dalla costruzione della nuova base militare statunitense vengono a galla, vogliamo verità e giustizia per Vicenza. Chi ha il dovere di indagare e verificare possibili reati – tra cui il mancato rispetto delle prescrizioni imposte ai costruttori – deve andare a fondo.


Per queste ragioni, manifestermo sotto la procura di Vicenza mercoledì 11 aprile 2012 alle ore 20.30. Non si tratta di una data scelta a caso: quel giorno, infatti, le comunità locali della Val di Susa hanno chiesto di organizzare iniziative in tutta Italia in solidarietà con il movimento No Tav che, da quelle stesse procure che non indagano sui disastri ambientali, sta venendo perseguito.


Invitiamo tutte e tutti coloro che in questi anni si sono mobilitati contro la militarizzazione del territorio e in difesa dei beni comuni a essere in piazza con noi l’11 aprile e, per costruire insieme l’iniziativa, proponiamo di vederci in assemblea martedì 10 aprile alle ore 21.00 al Presidio Permanente NoDalMolin.


Per adesioni scrivere a comunicazione@nodalmolin.it


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