mercoledì 5 dicembre 2012

Polillo deve dimettersi - cambiare #sipuò

Non se ne può davvero più di questo governo. Un governo che, secondo certa stampa (leggi Repubblica) è abbonato alle gaffes, che manco quello di Berlusconi. Peccato che a quel governo non gliene lasciassero passare una, mentre ora si può prenderla sul ridere.
La realtà, secondo me, è un'altra. Una strategia politica e soprattutto un modo di pensare tipico di una certa classe sociale italiana, quella dei ricchi borghesi che guardano tutti gli altri con disprezzo, senza mai un minimo di auto-critica.
Ieri Polillo, uno dei recordmen in fatto di assurdità detta in questo governo (certo non il numero uno, quello tocca sempre a Madam Fornero che normalmente non pensa a quel che dice), ha insultato i lavoratori italiani:



Secondo Polillo gli italiani non lavorano, troppo pigri, immaginiamo. Mangiapane a tradimento che rubano il salario a imprenditori illuminati e politici integerrimi. Ci sorprendiamo? Trattasi solo dell'ultimo di una lunga fila di complimenti, come quelli fatti da Martone agli studenti fuori corso, o dalla solita Fornero ai disoccupati e poi ai giovani. Un disprezzo di stampo quasi Ottocentesco per il lavoro, per i più deboli, per gli emarginati.
Cornuti e mazziati mentre i prepotenti al governo che stanno trascinando l'Italia nel baratro non hanno nemmeno  quel minimo senso del pudore di pensare alle dimissioni. Mentre non risulta che dal PD o da Bersani - che si propongono, a parole, a favore dei lavoratori - sia scattata nessuna richiesta di dimissioni. E allora le chiediamo noi. Polillo, vattene!
Cambiamo pagina prima che sia troppo tardi: cambiare #sipuò




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