La cineteca politica di RI
Verso la fine degli anni '60 lo sceneggiatore Ugo Pirro ebbe l'idea
di scrivere un film sul potere, della polizia e degli ufficiali del governo, e
le sue aberrazioni. Quando ne parlo' con Elio Petri, il regista ne fu
entusiasta. Ed entusiasta fu pure Volonte', in quel periodo in pausa dal
cinema, quando il regista e lo sceneggiatore gli illustrarono il progetto.
Così nacque Indagine, Gran
Premio della Giuria a Cannes nel 1970, ed Oscar come miglior film straniero nel
1971.
Di questo film quasi universalmente elogiato dalla critica, ed
ancora oggi grande successo di pubblico, si e' già parlato e scritto tanto.
Perché oltre ad essere un thriller, un noir, e' una lucida analisi dei fatti
politici di quegli anni e dei loro moventi individuali. Parla di repressione
preventiva da parte dello Stato come forma educativa, concetto che rispecchia
il teso clima politico dei primi anni '70 sia in Italia (sono del 1969 sia le
bombe che esplosero su 8 treni in diverse località, che la strage di Piazza
Fontana a Milano), che in altri Paesi più o meno democratici, in cui la
coercizione era considerata prima arma di difesa contro le rivendicazioni dei
movimenti studenteschi ed operai.
Parla dei risvolti violenti e sadomasochisti della società, dove chi
esercita il potere e' legittimato ad abusarne, e chi lo subisce ne e'
interamente dominato.
E necessariamente il teatro di tutto questo non può che essere la
capitale. Roma centro fisico di un potere che non a caso e' esercitato in
maniera e con accento meridionale, per meglio prestarsi alle dinamiche
borboniche di abuso, corruzione ed inefficienza.
La bella Roma di via del Tempio al ghetto (in cui avviene l'omicidio
di Augusta Terzi nel film), di Campo Marzio e del Pantheon, oggi purtroppo
invasa da manifesti e manifestanti di Forza Nuova, Fratelli d'Italia e figli di
Storace, che si ritrova a scegliere il nuovo Sindaco questo fine settimana.
E se 'il popolo e' minorenne e la citta' e' malata', come nel
discorso d'insediamento di Volonte' a capo dell'ufficio politico della questura,
saranno i sempiterni er batman & co. a rimetterla in piedi?
Un dettaglio divertente sulle riprese raccontato dalla Bolkan e' che
Petri invito' molto gli attori ad improvvisare. Ne' lo schiaffo che lei subì da
Volonte' in una delle messinscene del delitto, o la sabbia da lei messa in
bocca a lui in spiaggia, erano a quanto pare previsti.
Giulia Pirrone
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