di Hyewon Kong*
Questa settima Q-Cell, un tempo il più grande produttore di pannelli solari, ha fatto istanza di fallimento. Il prezzo delle azioni è sceso drammaticamente dal suo record storico di 80€ nel 2007 fino a 0.2€. Come investitore che da anni segue questo mercato ho sentimenti contrastanti riguardo la caduta di questa grande compagnia tedesca.
Q-Cell non è un caso isolato - nell'ultimo anno ci sono stati diversi casi di bancarotta nel settore - ma ha un grande impatto, date le dimensioni dell'azienda coinvolta
Cosa non va nell'energia solare e dove va l'industria?
Tutta l'industria manifatturiera europea legata alla produzione di pannelli solari è in crisi a causa di bassissime barriere all'entrata e sostegni governativi a mezzo di tariffe agevolate che hanno accresciuto il mercato e stimolato la competizione, creando un eccesso di offerta e una diminuzione del prezzo.
Q-Cell, come le altre compagnie europee, non ha un vantaggio di costo o tecnologico tale da competere con le industrie asiatiche (cinesi e coreane) che hanno una capacità produttiva assai più elevata e costi molto bassi. Di conseguenza, le compagnie europee non sono in grado di generare profitti e sono sopravvissute sostanzialmente grazie ai contributi pubblici.
Contributi pubblici che negli ultimi anni sono stati drasticamente ridotti, a causa della crisi. L'industria dei pannelli solari europei era destinata al fallimento, era solo una questione di quando questo sarebbe successo.
Pochi vincitori
Applied Materials ha stimato che esiste un serio problema di sovrapproduzione in questo settore (http://www.appliedmaterials.com/sites/default/files/03282012_pinto.pdf). Nel 2012 la domanda per energia solare, pure in crescita, si fermerà a 30GW, mentre l'offerta raggiungerà i 50GW. Anche diverse compagnie minori cinesi sono uscite dal mercato ed altre compagnie stanno producendo in perdita. Solo i top produttori, con accesso ad economie di scala migliori, costi minori e ampie linee di credito riusciranno a sopravvivere.
Tutto da buttare?
Quali sono le conseguenze per gli investimenti? Al momento il mercato è ovviamente scettico riguardo le prospettive dell'industrie produttrice di pannelli, condizionata da eccesso di offerta e prezzi in calo. Gli investimenti eccessivi degli ultimi anni hanno causato un momentaneo stallo, in quanto le singole compagnie sono spiazzate dal declino del saggio di profitto generato dalla competizione. Questo non vuol dire però che il settore industriale nel suo complesso sia in crisi. Proprio la dura competizione ha ridotto i costi e questo significa che l'energia solare sta finalmente diventando competitiva anche in assenza di sussidi. Presto l'energia solare potrà essere meno costosa delle tradizionali fonti di approvvigionamento energetico. Per questo pensiamo che il futuro dell'energia solare sarà radioso.
*Hyewon Kong è senior analyst presso WHEB Asset Management. L'originale inglese di questo articolo è reperibile a: http://www.whebam.com/our-blog/entry/solar-shakeout-sun-rise-in-the-east-set-in-the-west
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