Il
faccia a faccia Hollande-Sarkozy ha avuto un grande merito: sfatare la falsa
leggenda di un Hollande impreparato, debole e inadeguato alla Presidenza.
Dal
dibattito sono apparse due immagini e due strategie: Sarkozy, capitano di una
nave nella tempesta / Hollande, il presidente normale pronto a governare con
una squadra, con un Parlamento riportato al centro della politica.
Un
Hollande finalmente ottimista per il futuro, nonostante le crisi, e deciso a
scommettere sulla ripresa dell’economia e una “differente” qualità della vita.
Il denaro non è tutto! E soprattutto non tutta la felicità viene dai soldi.
Le
grandi fortune sopra al milione di euro annui saranno tassate al 75%
E,
se un investimento dello Stato è necessario, meglio farlo in direzione dei
servizi per la collettività: scuola (aumento degli insegnanti), polizia
(aumento dei funzionari di polizia), sanità.
Mentre,
dall’altra parte, Sarkozy carica l’atmosfera di un cupo pessimismo, ventilando
nuove tempeste che lui solo potrà fermare. Lui e il tank Merkel, mano nella
mano, perché “che cos’è l’Europa se non la Francia e la Germania”?
L’Europa
invece sembra essersi accorta che Hollande esiste e che sarà il futuro
presidente della Francia. Fino ad ora pochi avrebbero scommesso su di lui. Oggi
c’è più attenzione. Più attenzione anche alle sue proposte: una banca centrale
che aiuti a rilanciare la crescita e delle banche sotto sorveglianza speciale.
Finita la speculazione con i soldi europei, i prestiti ricevuti all’1% e titoli
comprati al 6%.
Gli
elettori di centro di Bayrou penso siano stati convinti dalla performance di
Hollande. Lo stesso Bayrou ha dichiarato pubblicamente che voterà per Hollande.
Pochi i centristi che si lasceranno convincere dalla catastrofica visione che
il candidato della destra ha ventilato. Compreso il rischio di un “terzo
stato” musulmano in Francia, se, come Hollande propone, il voto alle
amministrative sarà esteso agli immigrati regolari extraeuropei.
Per
quanto riguarda gli elettori di Madame Le Pen, certo una buona parte voterà per
Sarkozy. Anche se oggi ha dichiarato su le Monde: “Sarkozy perderà. Hollande ha
fatto un buon dibattito”. La maggioranza si asterrà, come indicato dalla leader
del Fronte Nazionale, che ha spostato alle legislative di giugno la sua vera
sfida contro il partito del presidente uscente. Le legislative saranno un'altra
interessante partita da osservare. Banco di prova certo per Le Pen ma anche per i
partiti di sinistra portati alla ribalta e riuniti da Mélenchon.
Ci
sarà un cambiamento in Europa. Speriamo anche dell’Europa.
Se
vogliamo essere prudenti direi 52% Hollande 48 % Sarkosy.
Chiaramente:
sempre le corna e “touchons du bois”.
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