Ditelo che siamo spacciati, che ci volete affogare, inquinare, dissestare e cementare in un tutt'uno, da nord a sud passando per il centro.
Non ne faccio una questione personale ma ho famiglia a Massa che in questo momento ha tutta la vita nel fango. Un anno dopo i morti per gli smottamenti il Comune avvisa ieri per telefono di non uscire di casa e di mettere ai piani alti le cose di valore. Convinti che tutti dispongano di piani alti, deve essere un concetto molto interiorizzato ai piani alti, appunto.
Passata da Vicenza stamattina presto, si attende una piena di quasi 6 metri. Sei-metri-sei. Che non sfiora la Dal Molin.
A Padova e provincia guardiamo con agoscia al Bacchiglione e affluenti. E sempre perché non è una questione personale, ho amici che dopo due anni dall'alluvione stanno ancora aspettando i rimborsi della Regione e stanotte hanno aiutato a mettere i sacchi di sabbia sulle sponde dei canali perché possano passare almeno le ambulanze ed i vigili del fuoco.
E sotto 'sta pioggia incessante dobbiamo stare attenti a non prenderci nemmeno un raffreddore perché dopodomani se lo potrà curare solo chi ha i soldi per farlo, cioè chi in questo preciso momento sta all'asciutto, al riparo e ai piani alti.
Un pizzico di Montale, Eugenio.
Piove
non sulla favola bella
di lontane stagioni,
ma sulla cartella esattoriale,
piove sugli ossi di seppia
e sulla greppia nazionale
Cioè, ricordiamoci di pagare la seconda rata dell'IMU anche sulla cuccia del cane che scorre via con la piena del fiume. Poi, se non sappiamo dove andare, saremo al sicuro in chiesa o in una base NATO. Mica poco.
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