"Dall'inizio della campagna per le imminenti elezioni
legislative, il PD, un partito a corto di idee e con nell'armadio vari
scheletri tra cui il sostegno incondizionato al governo Monti, ha risuscitato
lo slogan del voto utile per erodere consensi a Rivoluzione Civile,
evidentemente considerato un antagonista più di quanto non lo siano il Centro
di Monti o la Destra di Berlusconi, a proposito del cui voto non si parla mai di inutilità. Tralasciando commenti sul grigiore di un
partito che ricicla slogan tanto vecchi quanto vuoti, è interessante
evidenziare come il partito supposto democratico mostri disprezzo verso il voto
come strumento di partecipazione e di rappresentanza democratica; il diritto di
ogni cittadino a scegliere chi lo rappresenti nelle istituzioni, il pluralismo
delle idee e delle proposte da esso discendente, sono evidentemente per il PD
fastidi, dal momento che l'unica proposta politica utile, quindi degna di esser
presa in considerazione, è la loro. In un paese meno conformista e prono al potere
di turno, un simile atteggiamento, neanche tanto velatamente autoritario,
costerebbe caro.
Con ciò premesso che il mio voto non andrà al PD e, conseguentemente,
ai suoi alleati minori cui democraticamente saranno imposte scelte e politiche
antipopolari e dal sapore neoliberista, affiderò alla lista Rivoluzione Civile
il compito di rappresentare me e le mie idee nella prossima legislatura,
esercitando liberamente e democraticamente un diritto conquistato con il sangue
di milioni di persone nel 1945. A dispetto delle critiche secondo cui RC
sarebbe un cartello elettorale, arrangiato all'ultimo momento per opportunismo
elettorale, questa lista è il naturale proseguimento di anni di lotte per i
beni comuni, contro le privatizzazioni ed un modello di sviluppo voracemente
distruttivo, di cui il PD si erge a campione insieme ai reazionari ed ai
conservatori; lotte in cui i partiti ed i movimenti confluiti in RC hanno fatto
parte, talvolta in maniera preponderante. Sono queste le forze che nel 2011 promossero
i referendum e contribuirono al loro buon esito, mente il PD manteneva un profile
defilato, dopo una prima opposizione, salvo poi attribuirsene il merito a cose
fatte. Sono queste le forze che hanno promosso ed ottenuto la vittoria di
persone alternative alla nomenclatura democratica alla guida di importanti
città come Milano, Genova e Cagliari e che hanno volute rompere i giochi e
potere a Napoli e Palermo, portando una ventata di rinnovamento. Sono queste
forze che non si sono unite al coro di lodi all'avvento di Monti ed al presunto
senso di responsabilità verso l'Esecutivo e le istituzioni finanziarie hanno
preferito quello verso i cittadini.
Perché in molte di quelle battaglie ho creduto, perché non
mi piego al diktat delle banche, degli istituti di speculazione finanziaria,
dei loro lacchè, perché desidero superare un modello basto sul profitto e sullo
sfruttamento dell'uomo sull'uomo e costruirne uno centrato sul cittadino, sui
suoi bisogni, sul suo diritto ad una felicità che non si riduca ad accumulo di
ricchezza, sulla giustizia sociale, il mio voto non può che andare ad RC."
Simone - Londra
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