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giovedì 28 giugno 2012

Germany is only...

...a first class passanger on the euro Titanic.

A noi PIGS invece, ogni tanto spuntano le ali.

Bedana e Giovetti augurano buona visione.

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martedì 26 giugno 2012

Sbatti il mostro in prima pagina
Di Simone Giovetti

La cineteca politica di RI


Sbatti il mostro in prima pagina è un film del 1972  diretto da Marco Bellocchio ed interpretato da Gian Maria Volonté. 
Il film mette in evidenza gli stretti legami fra stampa, politica e forze dell'ordine. Racconta come un importante giornale possa manipolare l'informazione pubblica e lo svolgersi stesso delle vicende, per cercare di indurre una precisa reazione nell'elettorato.

Alla fine le cose non sembrano essere troppo cambiate al giorno d'oggi. Il dibattito spinoso sulla libertà di stampa e sul suo finanziamento hanno il merito di farci riflettere sulla questione.
Nel film la decisione ultima di sbattere il mostro, non quello vero, in prima pagina viene dall’editore.

I contributi pubblici per l'editoria dovevano sostenere i giornali di partito, ma sono andati, per la maggior parte, agli editori privati. Dietro a questi giornali ci sono gli interessi economici di persone e di gruppi privati. Tali interessi sono direttamente legati alla politica, quella con la p minuscola.

Dove si dovrebbe garantire l’imparzialità dell’informazione se ne favorisce invece un utilizzo parziale e criminoso, trasformandola in informazione di regime.

Siamo davanti dunque ad un bivio. La democrazia dovrebbe sostenere una stampa libera finanziandola. Se non lo facesse solo i grandi gruppi con potenti mezzi economici a disposizione avrebbero il controllo totale dell’informazione e dunque dell’opinione.  D’altro lato se, con i soldi della collettività, finiamo per finanziare proprio quegli stessi gruppi, non si capisce quale sia la differenza.

Una cosa è certa, per il momento: il taglio ai finanziamenti dei giornali ha colpito e annientato proprio quei giornali che, per la chiarezza dei loro obiettivi e posizioni partigiane, proponevano paradossalmente un’informazione diversa e alternativa. La stampa italiana oggi è dunque ancora meno libera di prima. Più parziale e superficiale.

Guardate o riguardatevi il film!!!!

Simone Giovetti

PS, attenzione : noterete il grande leader che parla nella prima scena del film. Un vero democratico che ancora oggi abbiamo la fortuna di ascoltare, seguire, amare….
Dotatevi di un sacchetto di cartone, in caso di improvviso conato di vomito.


 ciascuno deve stare al proprio posto...




 la redazione...




facciamo il giro...





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venerdì 1 giugno 2012

L'insopportabile Annunziata

Di Simone Giovetti

L'Annunziata ne ha sparata un’altra delle sue a Ballaro’, questa volta contro il PD. Secondo lei se il terremoto avesse colpito la Sicilia il PD non avrebbe annullato il suo congresso…per dichiarare 35 cinque secondi dopo che siccome lei vota PD le cagate sul partito le può dire in tutta libertà.

A prescindere da

questo exploit, il personaggio é veramente insopportabile…per snobismo fa il pelo a Dalema, quanto a saccenteria non ha nulla da invidiare a Saviano…e per analisi politica, a parte 2 frasi buttate lí ad ogni talk show credendo pure di star rivelando cose stratosferiche con tono piccantissimo e curiosità giornalistica di altri tempi, non ne azzecca una..
Già aveva sfoggiato uno splendido, memorabile cinismo snobista durante una trasmissione dal Santoro, sul conflitto israelo-palestinese; dopo aver detto tre cagate in croce si alzò e se ne ando’ perché offesa…

La domanda é perché questi personaggi perché queste figure diventano le icone della tv … e come se non bastasse proprio di una tv che dovrebbe essere ad alto contenuto politico…

'Na vergogna.


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martedì 17 gennaio 2012

Tetto massimo alla ricchezza

Come ogni sabato, accompagno la mia bimba, dopo un rassicurante corso di inglese per bambini di tre anni (...), a mangiare delle patatine fritte. Andiamo al Mc Donald perché è li attaccato alla scuola. Tutti i sabati vediamo questa vecchietta, sola, che all'apertura delle casse è lì per mangiare un panino con acqua e patate fritte, senza sale.

Questa è la vita questa è il destino che il sistema malato in cui viviamo riserva al genere umano: povertà, solitudine. Coloro che sono responsabili di tale ingiustizia dovrebbero pagare. Coloro che, coscienti di tutto ciò continuano ad arricchirsi sulle spalle degli altri, dovrebbero sentire quanto poco valgono come uomini e quanto vicini sono alle bestie. Dovrebbero provare vergogna e la gente schifo a parlarci a camminare in loro compagnia. Schifo di quello che possiedono, schifo al solo vederli per strada. Una società e uno Stato specchi di un mondo giusto dovrebbero sanzionare tale spazzatura, prevedere limiti a tale arroganza. E questo, badate bene, non solo per il bene dei più, per l'equità e un senso di giustizia, ma anche e soprattuto per il loro bene. Perché la loro coscienza in quanto esseri umani abbia la possibilità di riscattarsi, di salvarsi dal declino dorato nel quale si crogiolano. Tetto massimo ai guadagni dei dirigenti, capi d'impresa, calciatori, tetto massimo alla richezza. Tetto massimo allo spreco. Tetto massimo al consumo.
Questo sarebbe un buon inizio.

Questa non è una poesia.

La dignità umana
è sparita oramai dai radar della coscienza collettiva
milioni e milioni di euro di dollari ville pellicce e lusso con il naso all'insù
e gli occhi bassi
la povertà fa schifo,
e tutto è normale.
arricchirsi sulle spalle degli altri
mangiare, mangiare, mangiare sempre di più
come fanno i maiali all'ingrasso
così fan tutti
così fa la finanza
così fanno coloro che decidono negli Stati Uniti
e altrove
così è questa finanza, l'accumulo, la speculazione
briciole che cadono sulla testa delle gente, bagnate di saliva, la loro
e la dignità dell'uomo ?
cancellata, non è più un valore
così vivono,
fino alla loro morte
incuranti
ignari di aver vissuto come bestie riducendo a bestie i loro simili.




Foto e testo di S.GIOVETTI
Parigi, gennaio 2012


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