lunedì 1 agosto 2011

Soggetto, verbo e predicato
Di Monica Bedana

Soggetto, verbo, predicato, non servono altri orpelli. E indipendenza, coerenza, onestà, caparbietà. Tutto ciò che ammiro nella scrittura e nell'essere; Giuseppe d'Avanzo, che inspiegabilmente se ne va nel mezzo di un'estate incoerente.

Disoneste certe voci che riecheggiano dall'estrema destra europea dopo i fatti di Oslo: diciamo che è un pazzo, un caso isolato, cosí ci laviamo per bene le coscienze. Visto da questa prospettiva, perfino Borghezio risulta più onesto perché più diretto. L'Europa che ha paura di perdere il benessere si ripiega su sé stessa, rifiutando violentemente tutto ciò che viene da fuori, cieca di fronte all'evidenza che in realtà il male si è già nutrito dentro i suoi confini. Quando la democrazia deve render conto ai poteri dell'economia e non ai cittadini, che però ne soffrono le conseguenze; quando la disuguaglianza sociale aumenta insopportabilmente perché chi specula e si arricchisce appare intoccabile, lí si diffonde quel malessere profondo che è terreno fertile per la propagazione della demagogia della destra estrema in cui in molti oggi sembrano riconoscersi. Quelle idee condivisibili o preoccupazioni comprensibili dei cittadini che si traducono in fobia verso l'Islam, verso tutto ciò che è diverso e contro chi vorrebbe aprire le porte a questa diversità. E a nessuno preoccupa la perdità di libertà in ogni campo che scaturisce dalla strategia del rifiuto e da questo modo insistente di coccolare l'odio come vera forma di democrazia.

Incoerenti, questi Ministeri italiani al nord. Perché all'improvviso noi polentoni ci prendiamo e ci portiamo a casa i simboli di Roma ladrona?

Caparbio, Zapatero; l'uomo politico sta venendo fuori ora, ormai spoglio della pelle del Bambi che fu. Ha annunciato che la Spagna andrà alle urne il 20 novembre -anniversario della morte di Franco, curiosamente- e che lui rinuncerà ad essere deputato; un gesto senza precedenti nella democrazia spagnola. Semplicemente tornerà a casa, alla vita civile, perché la politica non dovrebbe mai essere una professione. So già che qualcuno non sarà d'accordo, ma lo (ri)scrivo lo stesso (caparbia anch'io): come per Suárez, dovrà passare un lungo tempo prima che la Storia riconosca a questo Presidente i suoi molti meriti.

Indipendente mi piacerebbe che fosse la politica italiana dalle lobbies economiche e mafiose; Penati da Gavio e Di Caterina, Tremonti da Milanese, Papa da Bisignani, e poi Tedesco e Romano e Cosentino e Silvio in cima a tutta la lista interminabile di indagati, in cui nemmeno più ci raccapezziamo. Purtroppo, quando e se accadrà il miracolo, non ci sarà D'Avanzo a raccontarci con soggetto, verbo e predicato come si sarà districata la matassa e questo mi sconforta.
Ho bisogno urgente di un caffè con gelato in questo incoerente pomeriggio di mezza estate.

2 commenti:

  1. Il caffè rintempra, il gelato rinfresca, il beneficio è immediato ma momentaneo; l'amarezza per il tanto "grigiore" della realtà rimane accompagnata alla perplessità sul come e quando finirà!
    Magari ancoriamoci alla speranza che qualcuno, allievo di D'Avanzo, superi il maestro nell'uso di "soggetto, verbo e predicato"
    Lorenza

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  2. Lorenza,
    è sempre più difficile trovare le mosche bianche...quelle fastidiose e sporchissime invece abbondano, soprattutto d'estate...ma non perdiamo la speranza!
    Monica

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