venerdì 26 aprile 2013

L'Angelo Sterminatore - Luis Bunuel, 1962

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La cineteca politica di RI
di Giulia Pirrone

Gli invitati ad una cena che si tiene in una lussuosa villa passano una bella serata, a tal punto da trattenersi fino alle 4 del mattino prima che qualcuno si accorga che si stia facendo tardi. Ma tra regole di bon-ton e dubbi timidamente espressi nessuno si decide ad andar via. Passa la notte e si e' tutti ancora dentro la villa, si comincia ad interrogarsi sulla ragione per cui non si sia andati via. Tra i se ed i ma, chissà, boh, come, quando e perché, nessuno sembra saper nulla, ne' sembra possedere gli strumenti per prendere una decisione. E così passano giorni e notti mentre la ripetitività genera nevrosi e morte. Alla fine poi l'incantesimo verra' spezzato…anche se solo per poco.

Non preoccupatevi, non e' un vostro incubo sulle vicende della dirigenza del PD o più in generale su quelle politiche dell' Italia. E' soltanto un film.

Ancora una volta siamo andati a ripescare nel passato per raccontare gli eventi presenti, a dimostrazione che la nostra società non ha sviluppato una grande comprensione di se stessa nel frattempo.
Questa volta siamo finiti in Messico dove nel 1962 Luis Bunuel realizzo' L'Angelo Sterminatore, finalmente fuori dall'Europa e libero dalla censura franchista.

Anche se ricco come la maggior parte dei film di Bunuel di elementi surrealisti portati alla realtà' dal mondo dei sogni, il film ha una trama piuttosto lineare nella sua circolarita'. Gli eventi ricorrono quasi all'infinito, in una dannazione che le  vittime stesse scelgono di imporsi con la loro incapacità di individuare le proprie intenzioni.
Quando non si comprende la realtà e non si accetta il divenire e l'evoluzione delle cose si vive prigionieri di un eterno presente. Certo, così ci si addentra in un tema molto delicato sia per l'individuo che per la società' intera,  quello dell'immutabilità, che pur non essendo della natura umana, sembra essere la massima ambizione della nostra classe politica.
E d'altronde mai avrei immaginato di trovare consolatorio il principio per cui tutte le vicende umane hanno un termine. Ma magari questo lascia aperta la speranza che anche da noi un giorno qualcosa cambierà.

L'Angelo Sterminatore del titolo e' un demone apocalittico che condurrà l'esercito dell'Abisso per tormentare i vivi per cinque mesi.









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