mercoledì 20 febbraio 2013

Napolitano, il PD e lo spettro di Berlusconi




Uno spettro si aggira per l'Italia. Ha tutto da perdere e noi abbiamo tutto da guadagnarci (dalla sua sconfitta) - è lo spettro di Silvio Berlusconi. Se non uno spettro, quantomeno uno zombie. Era politicamente morto e sepolto non più di qualche mese fa. La sua maggioranza, larghissima, si era sfaldata sotto il peso di scandali sessuali, incompetenza economica, dilettantismo politico. Il Pdl era allo sbando, diviso in mille correnti. Nessuno se non una schiera di amazzoni (chiamiamole così per carità di patria...) era più disposto a difenderlo, Crosetto lo insultava al telefono, gli ex An gli facevano la faida interna, pronti a tornare a fare i fascisti senza doppio petto. Insomma, sembrava davvero game over.
In una democrazia normale si sarebbe votato alla caduta di quel malaugurato governo, come si è fatto in Spagna, in Portogallo, in Irlanda e, pensate un po', persino in Grecia, due volte. Ma no, lo spread era troppo alto. Era alto anche in quegli altri paesi però. Col senno di poi si può dire che i tassi di interesse sono scesi col governo Monti, vero, ma sono scesi pure in tutti gli altri PIGS, anche con maggioranze instabili, con elezioni bis, con scandali politici. Insomma, se non è crollata la Grecia, se la Spagna sopravvive, se il Portogallo è ancora nell'Euro si può con certezza dire che non sia per merito di Monti, ma forse, invece di Draghi. Col senno di poi sono capaci tutti. Ma in tanti eravamo capaci anche col senno di prima. Votare si poteva - è incontestabile, ora - e si doveva. Si doveva per rispetto degli elettori e della democrazia. E si doveva perché bisognava sbarazzarsi di Berlusconi. Soprattutto se si va in giro a dire che la crisi italiana è figlia di Silvio B. Ed allora non si poteva governare con lui. E non si poteva dargli l'occasione di riorganizzare le truppe, stare al coperto per un anno e poi tornare alla carica come unica e vera opposizione dell'assai impopolare governo Monti. Opposizione che non è mai stata fatta, ma tant'è. 
Come diceva Mao, bastonare il cane che affoga. Analogia un pò dura, ma decisamente a proposito. Peccato che invece s sia messo di mezzo Re Giorgio con i suoi intrighi e colpi di palazzo. Il governo del Presidente, per passare alla storia come il salvatore dell'Italia. Mentre rischia di essere quello che ha permesso il ritorno del morto vivente, di Berlusconi, del padre di tutti i mali del Paese - anche se è davvero conveniente dimenticare come in questi 19 anni al governo ci sia stato anche il PD e i suoi antenati che qualche colpa dovrebbero pur prendersela e qualche autocritica dovrebbero pur farla. 
Invece ora, dopo aver rianimato, per l'ennesima volta, Berlusconi con una respirazione bocca a bocca, manco fossero una delle olgettine, dopo aver votato leggi orribili d'accordo con Monti e con B. stesso, dopo aver buttato l'Italia in recessione, ecco, dopo tutto questo ci chiedono di nuovo un voto basato solo sulla fiducia e sulla paura dello zombie.
Ma siamo seri. L'unico vero voto utile è contro chi ha permesso questo sfacelo. Votare per chi non voleva Monti, per chi non ha mai fatto inciuci con Berlusconi, per chi le cose le vuole cambiare davvero. Votare non per paura, ma per speranza. 


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1 commento:

  1. A volte mi chiedo: chi o cosa ha procurato la situazione di ingovernabilità politica ed economica dell'Italia?
    Certamente la responsabilità é di chi ha governato negli ultimi anni, ma anche di chi ha gestito il paese dal dopo guerra ad oggi, alla sciagurata e furba propensione degli italiani di speculare su tutto per interesse di parte.
    Questo vizio insensato denota la scarsa sensibilità al vivere civile e aggiungerei al rispetto degli altri.
    Di questo passo, se non si cambia, si andrà verso il disfacimento sociale.

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